“Nelle epidemie – aggiunge – di varianti ce ne sono centinaia. Si selezionano continuamente. Ma che ci fossero varianti in grado di produrre ondate pandemiche peggiorative, una più dell’altra, non era mai successo a memoria d’uomo”.
Il fenomeno che stiamo sperimentando, spiega ancora Ricciardi, è legato al fatto che “viviamo in un mondo più affollato rispetto al passato e che viaggiare e spostarsi è molto più semplice e veloce. E con le persone si muove il virus. Oggi una variante che una volta rimaneva limitata all’estrema periferia del mondo, arriva rapidamente a diffondersi ovunque”.