Il Codacons e l’associazione scuole aperte Campania hanno già raccolto numerose richieste da parte dei genitori di studenti che hanno subito danni e tante ancora ne raccoglieranno e la Regione Campania dovrà risponderne con le casse dell’erario pubblico.
Le scuole non sono luogo di contagio e, operando un bilanciamento costi-benefici, il diritto
all’istruzione non poteva e non può essere compresso da decisioni regionali operate in dissenso alle scelte governative.
L’Avv. Paola Emblema e l’Avv. Matteo Marchetti dichiarano: “L’isolamento domiciliare in cui sono stati relegati i nostri bambini e ragazzi li ha esposti a danni che si sono aggravati di giorno in giorno, ancora oggi ne vediamo le conseguenze. Siamo uniti e pronti per le azioni risarcitorie. Le disposizioni regionali hanno derogato inammissibilmente in peius a livelli minimi di servizio pubblico essenziale che lo Stato aveva stabilito, è inammissibile solo ipotizzare una nuova chiusura generalizzata e indiscriminata delle scuole in Campania, ove ciò poi dovesse accadere si procederà
- ad avvertire il Presidente Draghi ed i Prefetti;
- in sede penale mediante denunce specifiche;
Le dichiarazioni del presidente della Regione Campania sono di una gravità estrema, anche perchè dimostrano che egli ignora completamente quanto disposto dai protocolli vigenti nel resto del Paese. Non vi è alcuna norma che preveda la frequenza scolastica in presenza di un alunno positivo e non si comprende in quale modo le scuole aperte impedirebbero alle famiglie che lo desiderano di vaccinare i bambini.
Fare leva come al solito sul terrore divulgando anche informazioni inesatte è un modus operandi intollerabile da parte di un esponente delle istituzioni che non siamo più disposti a tollerare e che non esiteremo ad attaccare nelle sedi opportune se ve ne sarà motivo.”