«Il governo si è completamente dimenticato delle piccole e medie imprese in relazione a mutui, leasing e finanziamenti. Nella nuova legge di bilancio – afferma Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno – ci sono vari bonus ma non c’è traccia di un provvedimento di vitale importanza per migliaia di imprese: la proroga fino al 30 marzo degli impegni presi con le banche.
Basti pensare che in Campania sono ben 380mila le attività chiamate a pagare mutui entro il 31 gennaio. Per fare un esempio, nella sola nostra regione ci sono oltre 4.000 autobus turistici di cui il 70% risultano vincolati da finanziamenti con leasing.
Dal momento che il turismo è fermo per via della quarta ondata Covid (e non è ancora ripartito dall’inizio della pandemia) è del tutto evidente che gli autovettori abbiano impegnato nella gestione ordinaria, per sopravvivere, quel poco che hanno fatturato negli ultimi due anni. Come è pensabile che oggi quegli stessi imprenditori, in ginocchio da 24 mesi, possano pagare una rata di un finanziamento di un leasing che mediamente oscilla dai € 2.800 ai € 6.000 al mese oltre IVA?».
La questione è molto delicata, moltissime piccole e medie imprese campane e italiane hanno il bilancio in passivo e il Governo, che pure ha prorogato il superbonus per le ristrutturazioni, il supergreen Pass e altri provvedimenti simili, non ha clamorosamente previsto la proroga del pagamento dei debiti con le banche.
«Il Governo– spiega Vincenzo Schiavo – ha pensato a tantissimi bonus e agevolazioni di vario genere che certamente aiutano ma non fanno la differenza per migliaia di imprenditori con l’acqua alla gola.
Sono soltanto dei palliativi assolutamente irrisori. Come è possibile che nessuno ha pensato di far slittare la scadenza con le banche evitando così che a fine gennaio si allunghi la lista delle segnalazioni, per debiti, nella Crif e nella Cerved? Confesercenti chiede con forza che lo Stato intervenga in fretta sospendendo leasing e mutui per le imprese o migliaia di aziende saranno costrette a fallire. E’ necessario – incalza Schiavo – provvedere immediatamente su tre fronti.
Innanzitutto occorre che lo Stato sospenda il pagamento delle aziende verso le banche per finanziamenti a breve e a lungo termine. In seconda analisi, quando l’economia realmente ripartirà, bisogna trasformare i finanziamenti concessi alle imprese su 5 anni in finanziamenti pagabili in 15 anni. La chiusura dei leasing, prevista in due anni, devono essere allungata a 10 anni, perché nessuno in Italia sta incassando più dal 2019, fatta eccezione per aziende alimentari e farmacie.
Il mondo del turismo è in ginocchio, così come quello del trasporto, per non parlare del commercio. Di tutto questo il governo Nazionale ne sta tenendo conto? Bisogna fermare l’emorragia, altrimenti i fallimenti saranno tantissimi e il disastro economico sarà dietro l’angolo».