Nessuno slittamento, le scuole di ogni ordine e grado riapriranno come previsto il 10 gennaio. La quarta ondata della pandemia non accenna a placarsi ma il governo – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – conferma il calendario scolastico, seppure probabilmente con alcune modifiche almeno per quanto riguarda quarantene e distinzioni tra vaccinati e non nelle classi.
Le Regioni, che proprio di questo parleranno oggi durante la Conferenza, spingono per eliminare il distinguo e aumentare la soglia di positivi superata la quale le classi finiscono in Dad. A preoccupare, sono i dati che riguardano i casi di positività tra i più piccoli, quella fascia di età, cioè, che per ultima ha cominciato il ciclo vaccinale.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha addirittura proposto di rimandare di 20-30 la ripresa delle lezioni in presenza per “raffreddare il contagio”. Un’idea che ha trovato d’accordo anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani. A chiudere definitivamente le porte alla proposta è però palazzo Chigi, la cui linea è quella di tenere aperte le scuole e relegare la didattica a distanza solo alle strette necessità.
“A chiudere definitivamente le porte alla proposta è però palazzo Chigi, la cui linea è quella di tenere aperte le scuole e relegare la didattica a distanza solo alle strette necessità.”
Qualcuno spieghi a Draghi che siamo già in condizioni di stretta necessità, e nelle prossime settimane ancora di più.
Le scuole chiuderanno comunque per i troppo contagi, con la differenza che chiudendo ora si contribuirebbe a ridurne il numero e si riaprirebbe dopo poche settimane.
Se poi vogliamo sacrificare la scuola, i ragazzi e i loro familiari più fragili sull’altare della campagna elettore per l’elezione del prossimo capo dello Stato…
Barrichiamoci in casa per i contagi da omicron, quindi sintomi da raffreddore.
Gente senza più spina dorsale.
Vaccinatevi e andate a lavorare/scuola!