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Saldi invernali: la variante Omicron crea preoccupazione tra la gente

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Mancano poche ore all’inizio della stagione degli sconti e ribassi. In Campania i saldi iniziano il 5 e terminano dopo sessanta giorni, ma la pandemia ne rallenta l’interesse. L’invito di  Severino a spendere nei negozi sotto casa. Come ogni anno c’è grande attesa per i commercianti, i quali grazie ai ribassi sperano di poter aumentare le vendite che nel periodo natalizio non hanno dato i risultati sperati a causa della variante pandemica che si è abbattuta di nuovo nel mondo.

A farne le spese in prima battuta, come sempre, sono le attività commerciali che, causa problematiche varie legate al Covid, si trovano in difficoltà. Ed è proprio la variante Omicron che getta un’incognita su questo periodo di saldi. Secondo lo studio di Confesercenti Campania, il giro d’affari per le imprese del territorio, specialmente quelle del settore abbigliamento, oscillerà tra i 240 e i 300 milioni di euro.

Sulla previsione, come detto, pesa tuttavia l’ombra del Covid con la variante Omicron e l’impatto negativo che sta avendo sulla fiducia delle famiglie. Circa quattro campani su dieci, il 39%, hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 160/170 euro a persona.

“E’ un rebus difficilissimo da risolvere, ci troviamo davanti a qualcosa di molto complicato – dice Aldo Severino presidente della Confesercenti di Angri e vice presidente della Confesercenti Provinciale di Salerno – uno scenario che è ancora più buio degli anni scorsi. A Natale si è vista un po’ di gente nei negozi, ma questo a mio avviso non fa testo, il difficile viene ora. Omicron, grossi centri commerciali e piattaforme mondiali di vendita on line non fanno certamente bene al commercio di vicinato. La speranza è che la gente non distolga l’interesse verso il negozio sotto casa”.

Il presidente della Confesercenti Angri, Aldo Severino, rinnova il proprio invito ad acquistare nei negozi del paese, incrementando così l’economia della città.

“Spendiamo nei negozi sotto casa, quelli di nostra fiducia, in modo da poter valutare liberamente la convenienza dell’acquisto e favorire le attività locali che ricordo sono le uniche fonti di economia di un paese” – conclude Severino. La Confesercenti Angri, invita ad approfittare degli sconti, ma con molta attenzione per non rischiare di incappare in truffe e per fare realmente buoni acquisti”.

“E’ indispensabile conservare lo scontrino perché anche i capi in saldo se danneggiati o non conformi, possono essere sostituiti; bisogna diffidare degli sconti eccessivi perché potrebbe trattarsi di un avanzo di magazzino di anni precedenti. Inoltre sul cartellino della merce scontata, dovrà comparire sempre il vecchio prezzo, il nuovo e la percentuale di sconto applicata”.

“Infine prima di entrare in negozio occorre avere le idee chiare sugli acquisti realmente utili, in modo da essere meno influenzabili, soprattutto quando si spende nei centri commerciali dove si corre il rischio di comprare solo perché il prezzo è “stracciato” ritrovandosi poi con cose che non piacciono o di cui non si ha bisogno”.

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