Per il decesso di Nicholas Galluzzi, 18 anni, e Ilaria Bove, 15 anni, due minori sono stati iscritti nel registro degli indagati. Gravissima l’accusa a loro carico: omicidio stradale colposo. L’avviso di garanzia è stato notificato – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – a un ragazzo ed una ragazza, entrambi di Coperchia (Frazione di Pellezzano) che quella sera erano a bordo di un altro ciclomotore e stavano trascorrendo la serata insieme alla coppia di amici successivamente deceduta in seguito ad un tremendo incidente stradale avvenuto in via Carlo De Iuliis di Pellezzano all’altezza della cartiera. I due ragazzi indagati sono anche già stati a lungo ascoltati dai magistrati titolari del fascicolo investigativo. Due le inchieste aperte per il decesso di Ilaria Bove e Nicholas Galluzzi: una da parte della procura ordinaria e l’altra da parte della procura presso il tribunale dei minori. Questa mattina alle ore 13 i due magistrati conferiranno, al medico legale della procura, l’incarico per l’esecuzione dell’esame autoptico sulle salme dei due ragazzini. Non è da escludere che anche i familiari, sia dei ragazzi deceduti che degli adolescenti indagati possano nominare dei periti di fiducia che saranno presenti in sala autoptica.
Tragedia di Pellezzano: 2 minori di Coperchia indagati per omicidio stradale colposo
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Non è insolito che lungo quella strada giovani corrono e provano i propri scooter in velocità. Come spesso accade sopra via belvedere. I ragazzi si scambiano gli scooter e fanno a gara a chi impenna per più metri. Naturalmente senza tener conto di altri automobilisti che sono in transito. Poi non ci meravigliamo se succedono tragedie come queste.
Spiegamolo. L’autopsia in questi casi dovrebbe essere obbligatoria per il magistrato. Consiste nel comprendere attraverso l’esame (rx o tac) la causa diretta della morte (natura dei traumi), un’eventuale causa indiretta-indotta (alcool, droghe, malore…). Sicuramente i ragazzi hanno sbattuto il capo con violenza contro un ostacolo (palo, marciapiede) segno che il casco non era correttamente indossato. Quando il casco è indossato correttamente il trauma cranico può comunque avvenire ma solo se esso è del tipo “a scodella” oppure quando il colpo è molto violento e si ha comunque un sobbalzo della scatola cranica. Ma in tal caso, va detto, non si stacca mai dal capo. Diciamo che se il casco è integrale ed è correttamente indossato salva da traumi cranici imponenti nel 40-45% dei casi. Una tragedia comunque evitabile. Condoglianze vivissime ai familiari.