Rendere fruibili tamponi a prezzo politico, presso le Farmacie comunali. L’appello – come riporta “Il Quotidiano del Sud” oggi in edicola – è lanciato, con una lettera, dal Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva. Un’invocazione nel caos, tra le code fuori alle farmacie, in attesa del test Covid. Una corsa al tampone che, oltretutto, sta generando grandi profitti. «Se perfino un centro privato come il Centro del dr. Verrengia a Salerno città, ha sentito il dove- re di calmierare il prezzo dei tamponi rapidi, portandolo a sei euro invece dei sedici euro praticati dalle farmacie, e sicuramente continuerà a guadagnarci ,essendo un imprenditore “privato” – chiede la lettera del Tdm – perché le farmacie comunali non svolgono il loro ruolo istituzionale praticando anche loro tamponi a sei euro e vendendo i kit (fai da te) a 3 euro? Un tampone costa 60 centesimi, aggiungiamo il costo del lavoro e l’ammortamento dei costi ausiliari (autoambulanze di terza mano etc). Il prezzo di sei euro garantisce la copertura dei costi ed il guadagno».