“Ma voglio chiarire che il Comune per misure anti-Covid era chiuso per ordinanza sindacale, vi è un ingresso dove vengono identificati tutti coloro che entrano, ma l’aggressore ha violato la sorveglianza prendendo a pretesto il fatto che è un parente del dipendente malmenato. Purtroppo, è successo quello che nessuno si aspettava. Anzi, come Comune provvederemo a costituirci parte civile in un eventuale processo. La violenza va condannata sempre e comunque”.
Poi, lo sfogo: “Apprendo con piacere le parole di distensione del sindacato, che chiede a tutti i rappresentanti politici di non fomentare un clima d’odio. Ebbene, è proprio quello che sta succedendo per colpa di una parte di una minoranza. La critica, anche se feroce e pretestuosa, può essere accettata , se nei limiti della decenza. Ma a San Marzano sul Sarno si assiste ogni giorno a un linciaggio mediatico sui social”.
“Non posso accettare che l’aggressione al dipendente Franza, scaturita per motivi personali e non legati alla sua attività professionale, possa essere attribuita al sindaco e alla sua maggioranza. Tutto questo è vergognoso per chi, nelle istituzioni, dovrebbe avere la decenza di rappresentare il popolo e non fare “ammuina” a prescindere da ogni cosa”.