La tutela della salute di alunni e studenti deve essere una priorità delle istituzioni locali e nazionali, al di là di qualsiasi ideologia o colore politico”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale dell’Onmic Vincenzo Siano: “Pur tuttavia, riteniamo che il presidente De Luca avrebbe potuto lasciare ai presidi la responsabilità di riaprire o chiudere le proprie scuole, con la Regione Campania e gli Enti sanitari competenti impegnati a svolgere funzioni di controllo e monitoraggio dei flussi di contagio nelle classi. Non sarebbe stato uno “scarica barile”, ma – sottolinea il presidente Siano – una scelta ponderata in virtù del ruolo che ricoprono i dirigenti scolastici e delle criticità che caratterizzano i singoli plessi scolastici”.
“Le polemiche a cui stiamo assistendo in queste ore tra la Regione Campania e il Governo nazionale – aggiunge il presidente Siano – non vanno nella direzione giusta e non fanno altro che generare confusione tra le famiglie. I presidi e le istituzioni amministrative, politiche e sanitarie competenti intraprendano la strada del dialogo per addivenire ad una soluzione unitaria che favorisca, nei tempi necessari, il rientro in sicurezza a scuola dei nostri giovani” conclude il presidente Siano.
Questa è una decisione assistenzialista e sconsiderata che avvantaggia solo chi vive alle spalle del Governo, perché manda in tilt l’intero sistema produttivo, fatto di tutti quei genitori che vanno a lavorare ogni mattina e non hanno la possibilità di lasciare i propri figli a baby Sitter o quant’altro. Per quanto riguarda le Onlus, lasciamo stare perché è un capitolo scottante
Siano, non esiste il rientro in sicurezza nelle scuole. Le scuole sono luoghi con classi pollaio, con ragazzi insofferenti alle regole e con una promiscuità impossibile da controllare. Inoltre, i nostri amici presidi si guardano bene da prendere provvedimenti verso i comportamenti incoscienti dei ragazzi, siamo in periodo di Open Day e la pubblicità è l’anima del commercio, pardon delle iscrizioni.
Fritture per tutti i salernitani Ahuahuahuahu