Nelle scorse ore la Lega aveva allontanato le ipotesi di fermare il campionato. La speranza dei vertici del calcio è che bastino il nuovo protocollo e l’imminente incontro con il governo per evitare il caos visto negli ultimi giorni. Il 6 gennaio, nella prima giornata di ritorno, quattro partite non sono state disputate perché alcune squadre sono state fermate dalle Asl di competenza
Intanto la Lega Serie A ha vinto tre dei quattro ricorsi presentati contro i provvedimenti delle Asl locali. Il Tar del Friuli Venezia Giulia, quello del Piemonte e quello della Campania hanno dato ragione alla Lega dopo la disposizione della quarantena, da parte delle autorità, per Udinese, Torino e Salernitana, con i giocatori negativi che quindi non sono più in isolamento. Il Tar dell’Emilia-Romagna, invece, ha confermato la quarantena per il Bologna
“La Lega Serie A, al termine dell’Assemblea, ribadisce con fermezza la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni (Serie A, Coppa Italia, Supercoppa) come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega”, aveva spiegato la Lega ieri sera in una nota
Nella nota della Lega Serie A, si auspica anche che “nella riunione governativa di mercoledì prossimo si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle Asl territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da Covid-19 nelle squadre”
Da Palazzo Chigi era arrivato però l’invito a riflettere, in un momento che richiede a tutti la massima responsabilità. Il premier Mario Draghi, nel colloquio con Gravina, ha sollecitato una valutazione, nell’autonomia della Federazione, sull’opportunità di sospendere il campionato o svolgere le partite a porte chiuse, come misure per limitare la diffusione del contagio
La Lega Serie A da subito non sembrava intenzionata a tornare alle porte chiuse: le società, che si erano riunite in assemblea già ieri, hanno visto quest’ipotesi quasi come un affronto, alla luce anche dei mancati ristori chiesti dal mondo del pallone al governo e accordati ad altri settori. Durante la riunione di oggi, è stato quindi deciso il limite massimo di 5mila spettatori per due turni
Il nuovo protocollo approvato prevede l’obbligo di scendere in campo con almeno 13 giocatori disponibili. In caso di necessità, si dovrà pescare dalla Primavera. Nell’idea della Lega Serie A potrebbe bastare questo a continuare regolarmente, nonostante alcune voci contrarie degli ultimi giorni. Ma molto dipenderà anche dal tema Asl, con la stessa Serie A che auspica una gestione univoca da parte delle autorità sanitarie
- Torino-Fiorentina si gioca lunedì 10 gennaio 2022, ore 17 (anziché domenica 9 gennaio ore 14,30)
- Cagliari-Bologna si gioca martedì 11 gennaio 2022, ore 20,45 (anziché domenica 9 gennaio ore 14,30)
- Bologna-Napoli si gioca lunedì 17 gennaio 2022, ore 18,30 (anziché domenica 16 gennaio ore 15)
Confermata invece Udinese-Atalanta che si gioca il 9 gennaio alle 16.30 alla Dacia Arena