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Lello Ciccone non entrerà in Consiglio regionale: stop dal Consiglio di Stato

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Lello Ciccone definitivamente fuori dal consiglio regionale della Campania. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che si è definitivamente pronunciato sull’appello, dopo il ricorso presentato dal forzista, dichiarandolo in parte inammissibile e in parte lo respinge, condannando la parte appellante alla rifusione delle spese processuali del presente grado di giudizio in favore dei controinteressati costituiti, liquidate complessivamente in euro 4000,00. Lo scrive Le Cronache consultabile on line

Ciccone, candidato con Fratelli d’Italia, ha chiamato in causa il Ministero dell’Interno e la Regione Campania nei confronti di Corrado Matera e Tommaso Pellegrino oltre che Raffaele Maria Pisacane, Massimo Grimaldi, non costituiti in giudizio.

Il forzista ha infatti chiesto l’annullamento dei risultati elettorali nonché dell’atto del 13 ottobre 2020 di proclamazione degli eletti del Consiglio Regionale della Campania relativamente alla elezione del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale della Campania del 20 e 21 settembre 2020, nella parte in cui, conteggiando erroneamente il numero di voti validi ricevuti nella Circoscrizione di Salerno dalle liste “Forza Italia Berlusconi per Caldoro” e “Fare Democratico-Popolari” e il numero di voti validi ricevuti nelle Circoscrizioni di Caserta, Napoli e Salerno dalle liste “Italia Viva” e “Per le persone e la Comunità”.

Ciccone è risultato il candidato più votato nella lista di Forza Italia, nella circoscrizione di Salerno, ma il partito non ha ottenuto il seggio. Con il ricorso di primo grado, depositato il 12 novembre 2020, si era dedotta con un primo motivo la discordanza tra i dati dei voti dell’Ufficio elettorale centrale circoscrizionale e i voti indicati nei verbali di alcuni sezioni

 Dalla verificazione effettuata dalla Prefettura di Salerno è risultato che effettivamente vi sono delle non corrispondenze tra i voti risultanti dalle tabelle di scrutinio, corrispondenti invece a quelle dei verbali

A seguito delle verificazione sono emersi 165 voti risultanti dalle tabelle di scrutinio e non attribuiti dall’Ufficio elettorale alla lista Forza Italia

I voti complessivi per la cifra elettorale circoscrizionale sono risultati, quindi, a seguito della verificazione 26044 per la lista “Fare Democratico Popolari” e 25884 per la lista Forza Italia.

Ne deriva una differenza di voti pari a 160 voti, tale che la non corrispondenza dei voti tra quelli dell’Ufficio elettorale e quelli delle tabelle di scrutinio non può condurre ad alcuna modifica del risultato elettorale e dell’assegnazione del seggio in contestazione al candidato della lista “Fare Democratico Popolare” signor Matera.

 

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