“È mortificante dover ritornare in piazza, siamo sfiduciati e anche un po’ demoralizzati” ha spiegato Gianluca De Martino del coordinamento Scuole Aperte Salerno.
“Per noi è una scelta assurda ripensare ancora una volta che la scuola in Dad sia la scelta migliore per questa quarta ondata di contagi. Siamo preoccupati – ha aggiunto – per i contagi come tutti i cittadini. Ma siamo convinti che se si va a scuola c’è più controllo. Non a caso noi chiediamo tamponi rapidi gratis per chi va a scuola”.
Un pensiero condiviso anche dai docenti: “Sempre e soltanto i ragazzi della Campania vengono discriminati. Su quali basi? Vogliamo vedere i dati. Adesso siamo qui per dire basta a tutto questo. Invito tutti i genitori a considerare i danni che avranno nel futuro per i nostri ragazzi, saranno sempre quelli della Campania ad avere perso due anni d’istruzione”.
Sulla pagina facebook del Coordinamento Scuole Aperte a Salerno si legge: “Siamo davanti ad un disastro psicologico ed economico : le famiglie ancora cercano di riparare ai danni che la dad e l’isolamento hanno causato ai loro figli nei precedenti lockdown.
Mentre ancora ne raccogliamo i pezzi e cerchiamo di destreggiarci tra un lavoro che di flessibile non ha nulla, ci arriva addosso questo ennesimo provvedimento illegittimo.
Come farà il nostro presidente a dimostrare al Tar che sussistono le condizioni per una chiusura della scuola, se i decreti non prevedono la dad in zona bianca?
Come può migliorare la curva dei contagi se a chiudere sono solo le scuole e sono aumentati proprio quando queste erano chiuse? Dopo due anni cosa è stato fatto per ritrovarci ancora a questo punto? Siamo stanchi, delusi, arrabbiati ma non intendiamo restare a guardare l’ennesimo tradimento alle nostre figlie e figli. La dad non è scuola!”