L’Oms ha stilato la sua speciale classifica prendendo il periodo compreso tra il 3 gennaio e il 9 gennaio dell’anno nuovo. Bene. È Biden ad avere questo particolare primato (se ci fosse stato Trump alla Casa Bianca, cosa avrebbero scritto i giornali nostrani?): negli Stati Uniti ci sono 4,6 milioni di nuovi casi in 7 giorni, con un aumento del 73% rispetto alla settimana precedente. Al secondo posto si classifica Macron, con 1,6 milioni di casi e un incremento del 46%. Poi viene il Regno Unito di BoJo (1,2 mln di casi; 10% di aumento), che però non ha chiuso praticamente nulla e non si è quasi mai preoccupato del “numero di contagi” tra i sudditi di Sua Maestà. E infine i Mario Draghi Boys, ovvero noi: l’Italia vanta 1,01 milioni i nuovi casi in 7 giorni, in aumento del 57% (poco sopra la media globale del +55%), riuscendo a fare peggio dell’India. Il tutto nonostante le folli di regole di cui vi parliamo ogni sacrosanto giorno.
La classifica dell’Oms conferma comunque ciò che dovrebbe essere ovvio a tutti: le misure di mitigazione, specialmente in uno scenario in cui comincia a farla da padrona la variante Omicron, non funzionano. Non si può fermare il vento con le mani. Non si può arginare il virus a colpi di stadi deserti, discoteche chiuse e mezzo Paese messo in lockdown di fatto, per colpa di quarantene e autoisolamenti. Eppure, la parola d’ordine, alle nostre latitudini continua a essere questa, nonostante le conversioni di Regno Unito e Spagna: guai a trattare il Covid come un’influenza…
Lo scrive sul suo sito nicolaporro.it