“Nel 2020, il Covid ci ha colti di sorpresa ed ha stravolto le nostre vite, rendendo comprensibili determinate scelte. Ma, oggi, avere lo stesso approccio e adottare gli stessi provvedimenti significa solamente ammettere la propria incapacità. Chi glielo spiega a chi aveva una visita di controllo programmata da già da diversi mesi che ora deve rinunciarci?
Non a caso, negli ultimi due anni, stiamo assistendo a un aumento di morti per tumore causato da diagnosi tardive e se lo scenario è ancora questo la situazione non può che peggiorare. Capisco l’evoluzione dei contagi sul territorio nazionale e regionale, ma dopo due anni però mi risulta difficile accettare lo stesso sistema di affrontare le problematiche” rincara la dose l’eurodeputata.
“Questa non è più un’emergenza, ma un’assenza di strutture, di organizzazione, di medicina territoriale, di personale. E a pagare, come sempre, sono i cittadini, soprattutto le fasce più deboli, che ora chissà ancora quanto tempo dovranno attendere per fare una visita” conclude l’europarlamentare salernitana.