Nuova giornata di proteste per gli ormai ex dipendenti delle cooperative sociali di Salerno ormai senza lavoro da tre mesi e mossi dalla disperazione. Sotto i portici di Palazzo di Città, in mattinata, nuovo sit-in per far sentire la propria voce ma soprattutto per trovare un interlocutore che manca: “Dopo ventiquattro anni di lavoro il Comune ci sta abbandonando, stiamo perdendo la nostra dignità” – dicono i lavoratori che chiedono di essere ricollocati nelle società partecipate dell’Ente.
L’unico modo per farvi assumere nelle partecipate è quello di abbassare gli stipendi nelle partecipate così avanzano fondi per le assunzioni.
Andate a piangere da chi vi ha raccomandato in cambio di altro!
Mi dispiace per i lavoratori giovani e quelli che hanno una famiglia sulle spalle. Si devono ricollocare, ma non nelle società partecipate. Altrimenti anche io voglio lavorare in una partecipata. Ah già dimenticavo non sono uno della cooperativa che per lavorare ha votato sempre De Luca e family.
E soprattutto, non sei pregiudicato, che è un requisito fondamentale!
UNICO COLPEVOLE DE LUCA E I SUOI AMICI COSTRUTTORI….!!
Non si deve procedere ad assumere questi lavoratori nelle Partecipate!!!!!
Attivate gli ammortizzatori sociali e cercatevi un altro lavoro, così come hanno fatto i lavoratori italiani che in questi anni hanno perso il lavoro.
Prendetevela con chi ha creato il Sistema Salerno e con chi lo ha sostenuto……
I cittadini seri ed onesti non vogliono mettersi a carico anche voi, già teniamo a carico centinaia di dipendenti delle partecipate e sappiamo bene come sono stati assunti (il giochino delle agenzie interinali).
Purtroppo quando il marciume delle cooperative è venuto allo scoperto (e si sospettava da decenni) sono sempre i deboli a finirci sotto. Queste proteste andavano fatte quando vi è stato “consigliato” di votare certi partiti politici, con i quali a quanto pare c’erano già accordi sottobanco per l’assegnazione dei lavori al comune. Lì si vede la dignità del lavoratore, non ora che scoperchiato il vaso siete rimasti fuori dai giochi.