“Con altri colleghi – prosegue Cardinali – stiamo riflettendo sull’eventualità di programmare stagioni teatrali in estate perché continuando così la tradizionale organizzazione rischia di naufragare anno dopo anno”. Anche Beatrice Ripoli, direttore dello Stabile di innovazione Fontemaggiore, è d’accordo: sarebbe stato meglio essere chiusi in questo periodo di elevati contagi. “Dovevamo iniziare proprio questa settimana la stagione al teatro di Trevi ma la prima data con le sorelle Michelini è stata annullata: una di loro ha il Covid – racconta Ripoli -. Le ragioni per le quali saltano gli spettacoli sono molteplici tutte però legate alla pandemia e agli effetti del contagio”. Per la compagnia Fontemaggiore è diventato impossibile anche programmare le tournée nei teatri italiani: “Le nostre produzioni per ragazzi sono molto legate all’attività scolastica e gli istituti hanno depennato tutti gli appuntamenti perciò non riusciamo a programmare date”. “E addirittura – aggiunge – in alcuni comuni i sindaci fanno ordinanze di chiusura dei teatri proprio a causa del contagio, dei colleghi di Avezzano ci hanno appena comunicato che il loro sindaco ha chiuso tutto”. Ma non solo in Umbria c’è il disastro per i teatri, Anche Campania e Sicilia versano in condizioni non ottimali, in una tempesta dove si spera si uscirà presto.