Chi nella propria vita non ha mai sofferto di torcicollo? Sarà capitato a tutti svegliarsi la mattina con un fastidioso dolore dal collo alle spalle e provare a cercare aiuto sul proprio smartphone, con la vasta mole di notizie che circolano in rete.
Ma che cos’è il torcicollo?
Il Dottor Angelo Vella, fisioterapista, posturologo e osteopata con sede a Villa di Briano (CE), lo descrive come “una patologia caratterizzata da inclinazione del capo verso la spalla che provoca un dolore forte quando si effettuano movimenti sia in rotazione che di inclinazione”.
I muscoli maggiormente coinvolti sono il trapezio, il muscolo elevatore della scapola e lo sternocleidomastoideo, il quale è sempre contratto. Secondo studi e sondaggi, è impossibile per un individuo “scampare” alla patologia, che colpisce tutte le persone indistintamente almeno una volta nella vita.
L’esperto casertano ha voluto sciogliere i dubbi che tormentano i pazienti affetti dal torcicollo, parlando delle possibili cause e indicando una serie di rimedi per contrastarla. Inoltre, il Dott. Vella ha stilato due liste delle “cose da fare” e delle “cose non da fare” quando viene riscontrato.
LE CAUSE DEL TORCICOLLO
Il torcicollo può essere provocato da differenti cause. Le più comuni, però, sono l’errato posizionamento notturno, soprattutto quando si passa la notte sul divano; attività sportive eseguite male, con esercizi dannosi per il tratto cervicale; esposizione prolungata a correnti di aria fredda che generano la contrattura di diversi muscoli. L’ultima causa diffusa potrebbe essere una predisposizione anatomica dovuta ad altri problemi che interessano il tratto cervicale.
“Il primo passo da compiere quando si ha a che fare con il torcicollo è capire quale sia la causa del problema. Esso può essere di breve durata, se per esempio il dolore è insorto dopo un colpo di frusta alla guida o dopo un’intera nottata passata assumendo una posizione scorretta; oppure può manifestarsi lentamente, magari come risultato finale di continui dolori come artrosi, ernie o rettilinizzazione del tratto cervicale”, spiega il Dott. Vella. Nel secondo caso sarà sicuramente più lungo e complesso e ci si dovrà rivolgere ad uno specialista del settore.
TORCICOLLO: COSA NON FARE
Come detto in precedenza, esistono una serie di cose da non fare per evitare che il torcicollo peggiori. Questa lista comprende innanzitutto i massaggi o la ginnastica “fai da te”: i massaggi possono rivelarsi dannosi e pericolosi, in quanto non si conosce a fondo il problema e quale possa essere la causa; ginnastica ed esercizi sbagliati, invece, trovati magari su internet, possono aggravare il problema.
Tra le altre cose da non fare ci sono anche il riposo eccessivo di un tratto anatomico infiammato, perché l’eccesso diventa controproducente; lo sport, perché eseguirlo porta a peggiorare il dolore e ad aggravare il problema, allungando i tempi di recupero; l’assumere posizioni scomode al computer, sul divano, alla guida dell’auto.
TORCICOLLO: COSA FARE
I consigli e i rimedi per il torcicollo sono tanti, a cominciare dal dormire senza cuscino o con uno adeguato, in quanto la maggior parte dei torcicolli deriva da un appoggio notturno errato prolungato nel tempo. Un cuscino adatto spesso risolve il 40% dei dolori cervicali, già dalle prime notti.
Ci sono poi gli impacchi, (si può usare un asciugamano bagnato tenuto in frigo per un’oretta) che nei primi giorni devono essere freddi, poi tiepidi e caldi, da applicare sul collo; e l’assunzione di farmaci, consultando sempre prima il medico, che saprà dare consigli per il problema.
Anche stare attenti alla posizione in ufficio può essere importante per il torcicollo, ponendo attenzione alla posizione del computer e della sedia. E soprattutto tenere riparata la zona del dolore dal freddo, con una sciarpa o un foulard.
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