“Abbiamo ‘due pandemie’: una sostenuta da Omicron e l’altra ancora da Delta”: Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, ha ricordato di recente che le infezioni da coronavirus sono oggi spinte da due varianti differenti che ancora circolano contemporaneamente
Sembra ormai appurato che chi ha contratto la variante Delta negli scorsi mesi oggi possa ammalarsi con la nuova variante. Secondo l’Iss è “probabile che con l’aumento della circolazione di Omicron il rischio di reinfezione possa aumentare, come riportato da un recente studio pubblicato nel Regno Unito dall’Imperial College”
Lo studio, ricorda ancora l’Iss, “ha evidenziato come la circolazione della variante Omicron sia associata a un rischio relativo di reinfezione di 5,41 volte superiore rispetto alla variante Delta”
È possibile però riammalarsi di Covid-19 con la stessa variante, subito dopo essere guariti? Il Corriere della Sera lo ha chiesto a due esperti, il professore Mario Clerici e il virologo Fabrizio Pregliasco, che concordano sul fatto che questa ipotesi sia “improbabile”
“Ritengo molto improbabile una nuova infezione da Omicron”, ha detto Mario Clerici, docente di Immunologia all’Università Statale di Milano. “La risposta immune, con anticorpi e con linfociti T, è potente e specifica per il virus con cui si viene a contatto”
Il professore però precisa: “Si potrà invece contrarre un’infezione da un’altra variante, magari Delta o qualche nuovo ceppo mutato che potrà emergere nei prossimi mesi, scenario piuttosto probabile finché il virus continuerà a circolare”
Nel lungo periodo le cose potrebbero essere un po’ differenti: “Qualcuno potrà forse contagiarsi di nuovo con Omicron a distanza di tempo ma, grazie al lavoro delle cellule T, senza accorgersene e senza alcun cenno di malattia”
Dello stesso parere sembra essere il virologo Fabrizio Pregliasco: “Ritengo improbabile riammalarsi di Omicron, almeno sul breve periodo e vorrei tranquillizzare chi si è appena contagiato che non andrà incontro a una nuova infezione con lo stesso ceppo”
“Come succede con l’influenza magari tra uno o due anni sarà possibile riprendere il Covid”, ha aggiunto Preglisco. Però “non sarà più Omicron perché nel frattempo sarà mutato, dal momento che Sars CoV-2 è instabile”