Secondo quanto riporta Consumerismo, oggi le classiche mascherine chirurgiche possono essere comprate sul mercato, sia online che nei negozi fisici, a un prezzo medio di 0,20 euro al pezzo. Ma attualmente, per accedere in diversi luoghi pubblici, questa tipologia di dispositivo non è più sufficiente
In Italia, per salire su autobus, metri, treni, aerei e tutti i tipi di mezzi di trasporto pubblico, o per entrare in ristoranti, cinema e teatri, è necessaria la mascherina Ffp2 che ha costi più alti della chirurgica
Il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele, ha spiegato che le Ffp2 “nelle farmacie sono vendute al prezzo calmierato di 0,75 euro, ma nei negozi e sul web hanno prezzi molto variabili, da 0,40 a 2,50 euro al pezzo”
Sempre Gabriele ha detto all’Agi che per i tamponi i prezzi variano a seconda del tipo di test cui ci si sottopone: quello rapido viene eseguito dalle farmacie al costo fisso di 15 euro
Per il molecolare i listini oscillano tra i 60 e i 140 euro, a seconda delle tempistiche per ottenere l’esito e della regione di residenza, per esempio al Nord costano sensibilmente di più rispetto al Sud Italia
Considerando i prezzi medi delle mascherine, ogni singolo cittadino spende circa 300 euro all’anno tra chirurgiche e Ffp2, cui si aggiungono 75 euro di spesa mensile per i tamponi (ipotizzando un tampone rapido e uno molecolare al mese), per una spesa totale di 1.200 euro annui
Una famiglia di 3 persone, per le stesse voci di spesa e ipotizzando gli stessi consumi (ovvero 2 mascherine al giorno a persona: una chirurgica e una Ffp2 e 2 tamponi al mese a persona: uno rapido e uno molecolare) deve affrontare un costo pari a 3.618 euro annui
La spesa può arrivare a 4.824 euro annui in caso di nucleo familiare composto da 4 persone, che spende per tutta la famiglia 1.224 euro annui per le mascherine, 3.600 euro per i tamponi
“Vista la spesa esorbitante per le famiglie, e considerato che è diventato obbligatorio indossare mascherine o fare tamponi secondo le normative vigenti, chiediamo che il costo di mascherine e tamponi sia totalmente a carico del servizio sanitario per le famiglie con Isee fino a 20mila; oltre tale soglia, chiediamo la deducibilità di tali spese almeno al 50%”, è la richiesta del presidente di Consumerismo