Il Dpcm – previsto dall’ultimo decreto Covid che ha introdotto, tra l’altro, l’obbligo di vaccino per gli over 50 – dovrebbe in generale distinguere tra attività commerciali all’aperto e al chiuso, e individuare quelle necessarie “per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona” solo nell’ambito delle attività al chiuso
Un approccio che troverebbe il favore anche del Mise perché coerente con le necessità di prevenzione (che si pongono soprattutto al chiuso), dopo che nei giorni scorsi aveva chiesto di allargare la lista di attività consentite rispetto all’iniziale perimetro individuato dal ministero della Funzione pubblica e da quello della Salute
Acquisti nei mercati, dagli ambulanti, ma anche nelle edicole all’aperto, dovrebbero quindi essere consentiti senza Green pass
Lo stesso dovrebbe valere per i distributori di benzina
Anche per i tabaccai si starebbe ipotizzando il via libera senza Green pass solo all’aperto, quindi solo per i distributori automatici
Il Green pass non servirà, riferiscono fonti ministeriali, per i supermercati
Accesso consentito senza certificazione anche nelle farmacie e nelle parafarmacie
Oltre alle necessità alimentari e sanitarie, nella lista ci sarebbero anche i negozi di ottica
Insieme a questi anche i negozi per l’acquisto di pellet o legna per il riscaldamento
Tra le questioni ancora aperte ci sarebbe quella dei centri commerciali, dove potrebbe essere consentito andare senza Green pass al supermercato ma non negli altri negozi
In più, sempre su proposta del Mise, ci potrebbero essere clausole che tutelino le situazioni di emergenza e urgenza nelle realtà dove è più complicato effettuare un tampone in tempi rapidi, come ad esempio nei piccoli comuni di montagna
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