Covid, ecco quali sono le Regioni che rischiano la zona arancione

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Si passa dalla zona gialla alla zona arancione se si supera il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% di occupazione nelle aree mediche e se l’incidenza settimanale sfora i 150 nuovi casi ogni 100mila abitanti

Secondo i dati Agenas aggiornati al 18 gennaio, oltre queste soglie si collocano Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. Anche l’Abruzzo ha raggiunto le percentuali per il passaggio in zona arancione

Il Friuli-Venezia Giulia registra il 24% di occupazione delle terapie intensive e il 34% dei posti in area medica. L’incidenza, fuori controllo in tutta la Penisola, è di 550 casi ogni 100mila abitanti

Il Piemonte registra il 24% di occupazione delle terapie intensive e il 30% dei posti in area medica, superando entrambe le soglie critiche. L’incidenza settimanale è a 647

In Sicilia invece il tasso di occupazione dei posti letto in rianimazione è al 20%. Le aree mediche sono piene al 36%, mentre l’incidenza supera i 261 nuovi casi ogni 100mila a settimana

Infine l’Abruzzo ha raggiunto entrambe le soglie per il passaggio alla zona arancione, anche se nell’aggiornamento del 18 gennaio non le ha ancora superate. Sono al 20% le terapie intensive e al 30% i ricoveri. L’incidenza è al 515

A causa del continuo aumento dei contagi, molte altre Regioni rischiano di superare nei prossimi giorni i parametri, nonostante i tentativi per incrementare i posti letto o le richieste di rivedere il bollettino

La Calabria ha il 17% di posti occupati in terapia intensiva, vicina alla soglia del 20%. Ma in area medica la percentuale sale al 43%, molto oltre il limite di 30. L’incidenza è oltre 243 nuovi casi ogni 100mila a settimana

Anche la Liguria sfora in zona arancione per il tasso di occupazione dei letti in area ricoveri: la percentuale è al 40%. In rianimazione invece sono al 19%, molto vicino alla soglia. Impennata l’incidenza settimanale, con 722 nuovi casi ogni 100mila

Il Lazio è molto vicino alla prossima fascia di colore. Il tasso delle terapie intensive è al 22%, mentre in area medica i posti occupati sono al 29%. L’incidenza supera i 344 nuovi casi

Numeri simili anche nelle Marche e nella provincia autonoma di Trento. In entrambi i territori, i posti in terapia intensiva sono al 23%, oltre la soglia, mentre quelli in area medica si avvicinano di molto, al 29%. L’incidenza è rispettivamente al 651 e 781 nuovi casi ogni 100mila

Intanto, la Valle d’Aosta ha chiesto una deroga provvisoria al governo per evitare la zona rossa. In zona rossa si passa se si verificano tre condizioni contemporaneamente: incidenza superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti; occupazione delle terapie intensive oltre il 30%; occupazione area medica oltre il 40%

I numeri della Valle d’Aosta sono il 24% di occupazione delle terapie intensive e il 57% dei posti in area medica. L’incidenza settimanale vola oltre 562 nuovi casi ogni 100mila. Con le regole attuali, il passaggio scatterebbe una volta raggiunto il numero di 10 pazienti Covid positivi in terapia intensiva (nell’ultimo bollettino erano otto)

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