Viste queste caratteristiche della nuova mutazione, è possibile secondo l’esperta che “quasi tutti verremo a contatto con il virus”, anche se poi “la protezione fornita dalla risposta immunitaria indotta dai vaccini e dall’infezione naturale contribuirà a fare da barriera per la sua circolazione”. Chi verrà contagiato? Difficile prevederlo, “ma il nostro compito è fare il possibile per attenuare i rischi che continuano a esistere per le persone fragili e il sovraccarico del sistema sanitario”, ha riferito Palamara. E anche i guariti, secondo la responsabile dell’Iss, dovrebbero fare attenzione. “L’immunità data dall’infezione naturale ha una durata limitata nel tempo, come mostrano i dati sulle reinfezioni che fino a dicembre erano quantificabili nell’1% dei casi settimanali. Omicron ha portato questa quota al 3,3%. Anche questo fattore contribuisce a mantenere alta la circolazione del virus”, ha rilevato nel corso dell’intervista.