Si è spento ieri, all’età di 88 anni, Alessandro Nisivoccia, una vita spesa per il teatro. Insieme alla moglie Regina, anche lei scomparsa diversi anni fa, è stato l’anima del teatro San Genesio, nel cuore del centro storico di Salerno. Questo, tra i tanti, il ricordo commosso – attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, dal nipote Alessandro Nisivoccia, che porta lo stesso nome e cognome dello zio: “Mi chiamo come te perchè si pensava che zia Regina non potesse avere figli, e invece ne sfornò due, nati il mio stesso giorno, il mio stesso mese, il mio stesso anno, praticamente3 gemelli. Ma quella promessa che ti fece tuo fratello è rimasta e così porto il tuo nome, e con quanto orgoglio ogni volta che qualcuno cominciava la frase “ma tu sei parent…” io lo anticipavo e dicevo “sì, è mio zio”. Negli anni, scatenando la gelosia di zia Regina, qualche ragazza chiamava a casa tua chiedendo di me, così come ultimamente ricevevo messaggi su facebook in cui mi chiamavano “Professore”. Spero che adesso, questa città si ricordi di te, di quello che hai fatto per renderla più civile e più elevata culturalmente e che , oltre alle solite frase di circostanza, ti dedichino un teatro, uno spazio, un qualcosa che renda immortale il tuo nome. Ciao Zio Sandro, prima di andare per sempre dalla tua Regina, vai a dare un bacio a papà.