Alle pulizie da fare in un teatro che sicuramente ti sarà dato, per ospitare le tue emozioni, il tuo modo di esternare il talento artistico che ti apparteneva. Potrai contare sul supporto di tanti altri artisti, che purtroppo non ci sono più e che ti hanno preceduto e con loro condividerai momenti di memoria, di fatti che hai vissuto qui nel luogo che ti ha visto far crescere tanti allievi.
Un luogo che ti è stato negato allorchè il peso di mantenere un teatro a determinate condizioni è diventato impossibile e nessuno, dico nessuno, ha ascoltato il grido di dolore che si elevava forte dentro di te. Sei stato e rimarrai un grande mentore nella città di Salerno allorchè tu sei giunto in questa città provenendo dal Nord.
Ci mancherà la tua sfrenata dedizione a tutto quanto apparteneva allo spettacolo, al teatro in particolare, ma anche a qualsiasi altro evento, sempre di spettacolo avesse luogo in terra salernitana. Mancheranno le tue lezioni magistralis di teatro, il tuo modo di gestire uno spazio come il Sipario, poi Sangenesio, di promuovere i tuoi eventi, con tanto di secchio e colla ed olio di gomiti con cui diffondevi e promuovevi personalmente gli spettacoli da te messi su, appiccicando manifesti in prima persona sul territorio.
Ci mancherà anche la tua solitudine allorchè ti hanno lasciato solo dopo tanta fatica e nessuno, dico nessuno ti ha dato una mano. Ora sei volato via, sei libero di avere un luogo dove magari potrai avere tutto quello che qui non ti è stato dato e che mi auguro almeno adesso ti sarà riconosciuto. Sei stato maestro con la tua forza del sapere con il modo di considerarti sempre allievo e mai docente.
Maestro ci perdonerai per non aver saputo darti tutto quanto meritavi. La piccola consolazione è che adesso che sei nel mondo della verità, potrai toglierti la soddisfazione di vedere e capire chi ti ha voluto e ti vorrà sempre bene. Questo è il pensiero di una persona che ha sempre ammirato il tuo modo di essere artista e di essere uomo”.
Claudio Tortora