Sabatini ha poi parlato delle sue esperienze passate: “Rammarico, moltissimo. Io non sono di quelli che dicono se tornassi indietro rifarei tutto. Io se tornassi indietro rifarei quasi niente di quello che ho fatto. Fatto salvo che la mia è stata una carriera molto importante. C’è stato un campione che ho gestito più facilmente? Paradossalmente Totti e De Rossi, due campioni incommensurabili che si gestivano da soli, ovviamente tenendo presente quello che rappresenta Roma per giocatori di Roma di quel livello. Però erano giocatori meravigliosi anche nei comportamenti. Totti? Lì non ho avuto la sensibilità. Quando gli consigliavo di smettere, gli dicevo: ‘smetti Francesco, non aspettare di cadere da solo sulla palla, smetti quando sei ancora il più forte di tutti’. Ero convintissimo di ciò che dicevo, però non avevo tenuto presente che in Totti c’era ancora la gioia vera, la gioia del bambino di giocare a calcio, quindi non è possibile che io non abbia avuto la sensibilità di capirlo”.
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