Entrambi gli antivirali, approvati dalla Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa a fine dicembre, sono indicati per il trattamento di pazienti con Covid lieve-moderato e di recente insorgenza, ma con altre malattie che rappresentino fattori di rischio per la forma grave.
La distribuzione di molnupiravir e remdesivir è stata avviata il 4 gennaio da parte della struttura commissariale, successivamente sono iniziate le prescrizioni e l’inserimento dei pazienti nei registri.
Molnupiravir di Merck-Msd è il primo antivirale orale disponibile e specifico contro il coronavirus Sars-Cov-2. Il farmaco, in base ai dati comunicati dall’Aifa, è stato prescritto a 1.492 pazienti in Italia dal 13 al 19 gennaio (dato cresciuto a 1.662 il giorno successivo), con ampie differenze regionali: nel Lazio sono stati 219 i trattamenti avviati, 207 in Liguria, 203 in Piemonte, 186 in Veneto, 161 in Toscana e 114 in Lombardia. Nelle altre Regioni le sue prescrizioni risultano essere sotto i 100, mentre in Calabria e Basilicata non risulta nessun trattamento avviato.
Remdesivir di Gilead è un antivirale somministrato per via endovenosa, sviluppato inizialmente per il virus Ebola e che si è dimostrato efficace contro il coronavirus.
Il monitoraggio dell’Aifa indica che in Italia dal 12 al 18 gennaio sono stati avviati 901 trattamenti con remdesivir, di cui 244 in Emilia Romagna, 239 in Lombardia e 106 in Toscana.
Nelle altre Regioni le sue prescrizioni sono inferiori a 100, mentre non risultano essere stati avviati trattamenti in Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna, Valle d’Aosta e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Remdesivir era stato inizialmente autorizzato in Italia, a ottobre 2020, per i pazienti Covid-19 ospedalizzati: i trattati in base a questa indicazione sono stati finora 79.265, di cui 12.089 in Lombardia, 11.206 nel Lazio e 6.072 in Veneto.
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