Con la diffusione di Omicron, uno dei problemi più frequenti è stato quello di riuscire a sottoporsi a un tampone senza affrontare lunghe code fuori dalle farmacie o dai laboratori di analisi. Sono quindi diventati più comuni i tamponi fai-da-te da effettuare a casa, ovvero i test rapidi acquistabili in farmacia. Un tipo di tampone – come riporta il sito web tg24.sky.it – che ha anche lo scopo di alleggerire la mole di test che viene richiesto ai laboratori di analizzare, ma che secondo medici e farmacisti genera un problema nel sistema di verifica e accertamento dei positivi. Questo perché in due casi su tre l’esito è sbagliato, specialmente se il risultato è negativo. Con il risultato che ci sono alcune persone positive al Covid, magari asintomatiche, di cui non si sa nulla, e che non si mettono in isolamento. Il problema principale però non è il tampone in sé, ma il modo in cui viene effettuato.