Secondo quanto si apprende, l’obbligo di usare la mascherina anche all’aperto – in scadenza il 31 gennaio – dovrebbe essere prorogato così come la chiusura delle discoteche, che potrebbero però riaprire a marzo. Sarebbe stato trovato un accordo anche sulla modifica del sistema a colori che al momento colloca le Regioni in zona bianca, gialla, arancione e rossa sulla base dell’incidenza, della percentuale di occupazione di posti letto da parte di pazienti Covid in terapia intensiva e in area medica
Molto legato a questo tema è anche quello del riconteggio dei ricoveri. In base a quanto riferisce Ansa, i pazienti Covid che sono asintomatici e occupano un letto in ospedale per altre patologie, non verrebbero più conteggiati come tali. Il coordinatore del Cts del Molise, Giancarlo Ripabelli, dice che a questo punto sarebbe utile “fare valutazioni pragmatiche sui tassi di occupazione dei posti letto e sulla reale capacità delle varie regioni di gestire i pazienti positivi ricoverati per altre patologie in aree non specificamente destinate ai pazienti Covid”
Il governo dovrebbe intervenire anche sui certificati Covid. A partire dal primo febbraio la durata del pass vaccinale e del Green pass da guarigione post vaccinazione sarà infatti ridotta da nove a sei mesi. Questo significa che chi non ha ancora ricevuto il booster dovrà affrettarsi a farlo. Per tutti gli altri, il rischio è di trovarsi senza certificato pur avendo rispettato tutte le disposizioni
La questione riguarda soprattutto le categorie di persone che per prime hanno ricevuto la dose aggiuntiva, quindi persone fragili, anziani, personale sanitario.
Secondo alcune stime, già a partire da marzo – senza un intervento apposito – in 100mila non potrebbero più fare la maggior parte delle attività perché sprovvisti del certificato. Il problema non dovrebbe tuttavia porsi.
Il governo avrebbe infatti deciso di estendere per un periodo di tempo illimitato la durata del certificato rilasciato dopo la terza dose o il booster
Altro settore sul quale si sta ragionando è quello della scuola. Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “il quadro di oggi ci permette assolutamente di mettere in atto una semplificazione delle regole”. Le novità potrebbero essere varie. Costa ha detto che sarebbe “utile” abolire il tampone per il rientro in classe dei ragazzi che sono in Dad
La sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, ha aggiunto che si sta pensando di “ridimensionare la quarantena, soprattutto per i più piccoli: dieci giorni sono troppi”. Altra modifica potrebbe essere la revisione della Dad per gli alunni delle elementari vaccinati e per gli studenti delle superiori
Il motivo di questi cambiamenti è che si sta alzando, anche in età scolare, la percentuale di persone vaccinate. “La fascia di età tra 5 e 11 anni ha raggiunto quasi il 30% di prime dosi. La fascia di età 12-19 ha invece raggiunto l’85% di prime dosi“, ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro
“L’alta percentuale di vaccinati e il virus meno temibile ci permettono una rimodulazione delle regole”, ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “Siamo in una fase di transizione ma nelle prossime settimane ci sarà un cambiamento radicale della nostra vita, un progressivo ritorno alla completa normalità”
Non tutte le regole saranno però alleggerite. Dal primo febbraio, sarà infatti necessario avere il Green pass – anche noto come certificato base – per accedere agli uffici pubblici, poste e banche, e per entrare nella maggior parte dei negozi. Dal 15 febbraio, tutti i lavoratori del settore pubblico e privato a partire dai 50 anni di età dovranno inoltre essere in possesso del Super Green pass – o certificato rafforzato – che si ottiene con la guarigione o la vaccinazione
Per chi arriva o rientra in Italia dopo un viaggio in un Paese Ue, è inoltre utile sapere che dal primo febbraio non sarà più obbligatorio presentare in ogni caso un tampone negativo. Basterà avere un certificato Covid digitale dell’Unione Europea che attesta che una persona è stata vaccinata, è guarita dall’infezione da coronavirus, o è risultata negativa al virus tramite un tampone molecolare o antigenico