Guardando all’andamento della pandemia in Italia, Locatelli ha osservato come -“confrontando i numeri di questa domenica rispetto alla precedente” – ci sia stata “una chiara riduzione dei contagi” .
Anche sul fronte delle terapie intensive, “i dati dell’ultima cabina di regia hanno identificato nel 17,3% il tasso occupazione delle terapie intensive, un valore più basso rispetto alla settimana precedente”. Numeri che, insieme a quelli registrati in altri Paesi, fanno ipotizzare che in Europa sia possibile guardare alla “fine della pandemia”.
Tuttavia, il coordinatore del Cts esorta “ad avere ancora un po’ di prudenza per confermare questo dato”. Necessario tenere ancora alto il livello di allerta: “Credo che possano emergere altre varianti del virus”, ha detto Locatelli. ll suo auspicio è “che vengano promosse quanto prima campagne vaccinali nei Paesi che su questo fronte sono ancora indietro”.
Altro fronte su cui concentrarsi nella lotta contro la pandemia, secondo Locatelli, è quello della vaccinazione sui più piccoli, tra i 5 e gli 11 anni. Negli ultimi giorni, in questa fascia d’età, è stata riscontrata “una diffusione maggiore di contagi”, ha detto Locatelli, sottolineando come si tratti di “una fascia ancora poco protetta dalle vaccinazioni”. Il coordinatore del Cts ha però messo in luce come “oggi abbiamo superato la soglia simbolica del milione di bambini vaccinati”.
L’aumento dei contagi tra i bambini, dice Locatelli, potrebbe essere trainato dalla riapertura delle scuole dopo le festività natalizie, anche se gli istituti sono tra “i luoghi più sicuri”. Nessun dietrofront sulle lezioni in presenza: “È fondamentale tenere le scuole aperte: gli anni scolastici precedenti sono già stati penalizzati e credo che sia utile che quello attuale debba essere fortemente protetto”.