“Stasera abbassiamo per l’ultima volta questa saracinesca. Ciao Salerno, dopo 10 anni anche Geox ti saluta. Qui non si “respira” piú”. E’ questa la conclusione dell’amaro post, pubblicato ieri sul proprio profilo Facebook, da una nostra lettrice. Che non nasconde tutta la sua amarezza per la chiusura del negozio di scarpe del noto marchio nazionale sul Corso Vittorio Emanuele, nel cuore della city e che , naturalmente, ha scatenato un dibattito sui social tra i cittadini salernitani. “Sono giorni che penso a qualcosa da dire, da aggiungere a quello che, purtroppo, è cosí evidente. E no, non è colpa della pandemia (che di certo non ha aiutato) ma è colpa di tutto il resto. Una città che non offre nulla piú, anzi non sa offrire nulla piú perchè di cose da fare e vedere ce ne sarebbero se solo qualcuno se ne occupasse. Un turismo di conseguenza inesistente (venire a fare cosa?) e affitti spropositati ma soprattutto ingiustificati per i locali commerciali. Decine di locali sfitti o che durano meno di un anno. Spesso non reggono neanche il tempo di rientrare nei costi di investimento”.
“Geox” ha chiuso il negozio sul Corso. “Salerno è una città che non offre più nulla”
43 Commenti
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questo è quello che sucede quando basi l’economia di una città su un unico evento tipo le luci, e non vengono fatte politiche serie di sviluppo. a questo aggiungiamoci la schifosa gestione dei trasperti e servizi, e la frittata è fatta. In passato molte attività si salvavano proprio perchè facevano un po di incasso durante le luci, ora che anche questo evento è finito chiaramente chiudono. L’occasione per cercare di cambiare c’è stata il salernitano ha dimostrato di non volerlo fare, quindi ora è inutile dire sempre le stesse cose, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità ed andare avanti.
geox ha chiuso il bilancio 2020 con una perdita di oltre 33 milioni di euro. A settembre ha chiuso lo stabilimento in Serbia. Chiudono i negozi fisici e puntano sulle vendite on line.
Rettifico. La perdita netta del 2020 è di 111 milioni di euro
Ormai la Salernitana è salva e questo conta.
Godoooooooo. De Luca ci hai salvato anche stavolta!
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Il 3 e 4 ottobre 2021 ci poteva essere la svolta di questa Città, di quei pochi (gente civile) che hanno votato, molti si sono abbandonati al ricatto e al fumo narcotizzante di un personaggio ormai finito sul viale tramonto. Speriamo che il quinquennio si interrompa prima, perché altri 5 anni con quest’amministrazione (con un boss “occulto” che conoscono tutti) sarà un disastro annunciato!
La miopia politica ha prodotto un danno enorme alla città di Salerno, e principalmente al suo cuore commerciale. In questi ultimi anni, nel raggio di 20 km, sono sorti: Maximall a Pontecagnano; Le Bolle a Eboli; La Cartiera a Salerno; l’Outlet Cilento a Battipaglia; La Fabbrica a Salerno (ora sembra chiusa, quindi un grande fallimento); l’Ikea a Baronissi.
Mi piacerebbe chiedere a questi luminari della politica provinciale e regionale, da cui discendono le autorizzazioni di competenza, perchè non hanno pensato che tutto questo pullulare di strutture al coperto avrebbe dato una spallata fondamentale ai negozi di prossimità. E così è stato!
Poi aggiungiamo la carenza dei parcheggi e il costo eccessivo anche a 2,50 l’ora; la mancanza assoluta di strutture sportive, tra cui una piscina degna di questo nome, al servizio di una città di circa 200.000 abitanti; la grande mole di soldi del bilancio comunale per l’installazione di luci che ormai non è più una esclusiva salernitana; i fitti esorbitanti per le attività commerciali che stringono il cappio alla gola di molti operatori.
Tutto questo insieme di elementi negativi ha prodotto un effetto deflagrante e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Chi ha fatto queste scelte politiche dovrebbe recitare un lunghissimo mea culpa perché ha fatto prevalere l’interesse momentaneo dell’annuncio e la promessa di posti di lavoro, peraltro fittizi, senza pensare di sviluppare un progetto di ampio respiro e di lunga gittata, che potesse creare le condizioni di un solido equilibrio tra le varie componenti dell’economia locale. Una miopia politica di cui oggi iniziamo a raccogliere i frutti amari delle scelte degli ultimi vent’anni. Speriamo bene!
Vabbè ma chi andrebbe da Geox a comprare
le solite chagnute dei falliti, Salerno è sempre la stessa da vent’anni, non è che uno smette di comprare un paio di scarpe da due soldi ed è cambiato il mondo. Sopravviveremo a questa grave perdita.
Qualche settimana fà passeggiando per il corso è stato raccappricciante vedere tanta poca gente e tanti negozi già chiusi nel giro di poche settimane. Non mi era mai capitato prima!! Sembra un ecatombe ogni settimana vedi un negozio chiuso. GEOX si aggiunge a tanti altri. I motivi sono tanti, una concorrenza spietata, tasse e fitti alle stelle poca vendita è difficile reggere in queste condizioni. Urgono provveddimenti immediati!!
bravissimo gino di tacchio, salerno in questo caso non c’azzecca proprio nulla, è un trend negativo a livello mondiale quello di geox
Voi lo sapete che esiste Amazon, vero? E che vende online, vero? ?
I negozi fisici scompariranno piano piano tutti. L’ e-commerce dilagante non risparmia nessuno. On line si compra di tutto a prezzi molto più vantaggiosi. Vasta scelta. Gestione commerciale eccellente, resi.
Abbigliamento, gioielleria, arredamento, oggettistica, libri, occhiali, svago, viaggi.
I negozi, a causa di una gestione scellerata di territorio e risorse, non possono competere…. PURTROPPO
fate come me, andatevene