“Don Franco non era vaccinato, perchè non poteva”. A parlare – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – è don Pietro Rescigno, cresciuto proprio con don Franco Fedullo, prima come ragazzo che trascorreva i pomeriggi al campetto di San Domenico e poi come suo vice. “Don Franco, sette anni fa, ha avuto un infarto, poi si sono presentate altre patologie. I medici, temendo una trombosi avevano sconsigliato il vaccino e don Franco ovviamente ha seguito le loro indicazioni. Purtroppo nonostante stesse molto attento, il Covid l’ha colpito e alla fine le sue condizioni di salute sono peggiorate fino a condurlo alla morte”. Don Pietro è rimasto sempre accanto al feretro di don Franco, sin dalle 19 di domenica sera, quando la sua salma è giunta nella chiesa di San Domenico, dove è stata allestita la camera ardente che è rimasta aperta fino a ieri alle 15, prima del rito funebre che si è celebrato nella chiesa di San Domenico.
e ripeto , FORSE, lui non poteva; ma è innegabile che ampia parte dei preti rifiuta il vaccino, seminando zizzania, discordia, e mala informazione: Remano contro la campagna di vaccinazione, elaborando speculazioni ‘dottrinali’ a dir poco superstiziose, che influenzano molti stupidi che li ascoltano. E purtroppo le conseguenze le pagano tutti.
Quindi un mio carissimo amico che ha avuto un infarto l’anno scorso e ha qualche acciacco neanche doveva vaccinarsi? Invece si è vaccinato, ha fatto tutte e tre le dosi e non gli è successo assolutamente nulla.
Sempre a trovare scuse…ormai siamo abituati alle scuse campate in aria del clero.
perciò stiamo attenti a marchiare la gente come novax
come se fosse solo una differenza ideologica(che da sola sarebbe sufficiente) ognuno sa i fatti propri..
RIP
Il rito funebre si è celebrato al Duomo non a S.Domenico!!!