Antonio Iacuzzo è stato sempre disponibile a raccontare agli alunni di ogni ordine e grado di Salerno e provincia la sua triste, commovente storia di internato.
Nativo della provincia di Salerno e residente nel capoluogo non ha mai strumentalizzato la sua esperienza in un campo di streminio nazista.
Coerente con il giuramento di essere fedele alla Patria rispose con un no secco e definitivo alla richiesta di collaborare con i tedeschi quando fu catturato in Francia.
Fulgido esempio di coerenza e di difesa della propria dignità. Tornato dal sepolcro dei vivi di Dachau raccontò la sua storia racchiusa nel libro “Salerno a Dachau”. Chiese di integrare la prima edizione con altre memorie particolari.
La seconda edizione, sempre a spese del Comune di Salerno, fu appoggiata dal Sindaco Napoli ma resa non fattibile perché la spesa preventivata di modesta entità non era iscritta nel bilancio.
Commenti? Sarebbero inutili di fronte ad una realtà non commentabile
di Enzo Todaro