È una delle testimonianze più antiche della storia cittadina, eppure, a dispetto di ciò, resta uno dei siti d’interesse storico-culturale meno conosciuti di Salerno. Il motivo è nella sua sostanziale inaccessibilità – salvo eventi eccezionali – benché sia in una delle stradine più note e frequentate del centro storico. Il “tesoro nascosto” in questione – come riporta oggi il quotidiano “Le Cronache” scaricabile online – altro non è se non la domus sita nel Vicolo della Neve, senza dubbio una delle principali tracce della Salerno romana ancora visibili in città, insieme all’impianto termale di San Pietro a Corte, risalente all’età imperiale. Negli ultimi anni, in particolare, ad impedire una regolare fruizione del sito da parte dei visitatori sono le condizioni generali del complesso, bisognoso di un intervento di ampio respiro. Intervento che potrebbe finalmente concretizzarsi nel corso di quest’anno: la Soprintendenza ha elaborato in dettaglio il piano di restauro degli affreschi presenti all’interno della domus, così come i lavori da effettuare per far fronte al problema di cui soffrono tutti gli ambienti ipogei, ovvero la risalita di umidità dal terreno. A ritardare l’avvio dei lavori è, come troppo spesso accade, il mancato stanziamento dei fondi necessari. Ma su questo fronte qualche sviluppo positivo potrebbe arrivare in tempi brevi, come sottolinea la soprintendente Raffaella Bonaudo: “Per ovviare al mancato stanziamento dei fondi – spiega – abbiamo deciso di procedere alla pubblicazione del progetto d’intervento sulla piattaforma Art Bonus, puntando ad un finanziamento dal basso. In questo modo cittadini, enti, imprese, potranno contribuire a raccogliere i circa 50mila euro necessari”.