“Le persone – ammette – sono molte meno e tante attività sono chiuse per quarantene preventive di dipendenti e gestori; la stessa città è molto blindata, c’è infatti un controllo serrato”.
“Questa situazione – avverte Olmo Romeo – non favorisce il turismo e soprattutto l’imprenditoria. In genere, la settimana prima del festival la città comunque aveva molti turisti, mentre anche quest’anno i giorni prima del festival hanno visto Sanremo vuota. Sanremo, infatti, porta ricchezza alla città per 20 giorni, ma ora non è così”.
“E’ stato fatto un errore – sottolinea – nella scelta della data del festival di Sanremo. Se avessimo avuto il coraggio nello spostare l’evento verso fine mese, avremmo avuto la risposta di un festival molto più libero, quasi normale”.
“Adesso – avverte – siamo proprio nel picco dei contagi, raggiunto il quale dopo comincia la fase discendente; proiezione, questa, che ci è stata prospettata a dicembre”.
“Quindi, con un minimo di lungimiranza, avremmo potuto fare un po’ più gli interessi della città e del territorio e non solo della Rai che giustamente fa il suo mestiere e giustamente ha incastrato la data nel momento più consono a loro”, conclude.
fonte ADNKRONOS