A partire dal match con lo Spezia la Salernitana potrà contare su un alleato in più, l’entusiasmo ritrovato della piazza. Come d’incanto. E’ un sinallagma d’amore, quello in virtù del quale, che si vinca o che si perda, i tifosi granata sono pronti a stringersi di più, a metterci la voce, in casa ed in trasferta, a patto che in campo la squadra dia il massimo di quelle che sono le sue possibilità. Al punto che ci sarà da lavorare rapidamente per ampliare la capienza dell’Arechi. I supporters del team dell’ippocampo il loro compito lo hanno già assolto al meglio nella prima metà di stagione, spronando una squadra che era chiaramente incompleta e che avvertiva il senso di precarietà riguardo alle sorti del club. Ora, che la proprietà è passata di mano, che Iervolino e Sabatini, nel giro di un mese, non solo hanno salvato la continuità sportiva ma sembrano essere riusciti ad allestire un instant team capace di far breccia nel cuore dei sostenitori granata, cercare di far crescere di settimana in settimana quel 7% di possibilità di salvarsi che è già finito su felpe e stendardi potrebbe essere ancora più bello. Un tempo Varrella cercò di fare affidamento su una sporca dozzina, a Colantuono di rinforzi ne sono stati consegnati “solo” 11, che vanno ad aggiungersi ai confermati per compiere quella che sarebbe una vera e propria impresa. Spezia, Genoa, Milan, Bologna le prime quattro tappe di un tour de force che i tifosi si augurano possa essere foriero di punti e soddisfazione, per alimentare quell’entusiasmo ritrovato. Come d’incanto.