Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, alla notizia della cattura oltralpe di Hassin Kalifi, 40 anni, evaso l’11 gennaio, insieme a un altro detenuto ancora latitante, scorso praticando un buco nella cella dov’era custodito presso la Casa Circondariale di Avellino.
“La circostanza che il NIC, da vera eccellenza qual è, e più in generale la Polizia penitenziaria e le forze dell’ordine riescano il più delle volte a mettere una toppa alle molteplici falle del sistema penitenziario non deve indurre nessuno, però, – avverte poi De Fazio – ad abbassare la guardia né tantomeno deve far immaginare alla Ministra della Giustizia e al Governo che quelli che accadono siano episodi fisiologici; al contrario, il carcere odierno e patologico e criminogeno, non assolve a nessuno degli obiettivi che la Costituzione gli assegna e, anche per questo, nostro malgrado, chi può se ne allontana il prima possibile; e, in questo caso, sia chiaro, non ci riferiamo certo ai detenuti per i quali la fuga potrebbe comunque rispondere a un’etica del pensiero, per quanto istintiva”.
“Torniamo a ripetere – conclude il Segretario della UILPA PP – che sono necessari interventi immediati per riformare dalle fondamenta il sistema d’esecuzione penale, reingegnerizzando quello carcerario, rinforzare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, e potenziare gli equipaggiamenti”.