È presto per dire se il Covid-19 sia in via di esaurimento. Mentre la curva epidemica è in fase di regressione in oltre 20 Paesi del mondo, assistiamo ancora alla rapida crescita dei casi nell’Est Europa e nel Sudest asiatico. Il pianeta è molto più densamente popolato del secolo scorso e esistono aree popolate da comunità ancora suscettibili al virus perché non vaccinate o immunizzate in seguito all’infezione naturale”. Così al Corriere della Sera Giorgio Palù, presidente del cda dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e virologo del comitato tecnico scientifico, che sulla possibilità del virus di riorganizzarsi, precisa che “Omicron presenta il più elevato numero di mutazioni finora riscontrate nel Sars-CoV-2. E’ diventata più trasmissibile, più attrezzata per evadere la risposta anticorpale innescata da vaccino e infezione naturale e capace di resistere all’efficacia terapeutica della maggior parte degli anticorpi monoclonali. La variante ha però acquisito anche nuove mutazioni che la renderebbero incapace di causare polmoniti gravi. Ma non si può etichettarla come banale raffreddore, specie nei soggetti gracili e non vaccinati”