Dopo il “no” degli studenti, ora arriva un “no secco” da parte dei saggi dell’Istruzione. La Maturità – come riporta il sito web repubblica.it – con due scritti, alla terza stagione di pandemia, non piace. Non piace ai maturandi e a chi, per istituzione, dovrebbe dare buoni consigli al ministro Patrizio Bianchi. È il Consiglio superiore della pubblica istruzione (qui l’aggettivo pubblica, scomparso al ministero, è rimasto) a scrivere, alla fine di una tumultuosa riunione plenaria: “Per l’esame di Stato del secondo ciclo si deve consentire di accertare i livelli di acquisizione delle discipline di indirizzo, nelle diverse situazioni scolastiche, senza fare ricorso necessariamente alla seconda prova scritta”.