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Bonus edilizi: ANCE Salerno e Sindacati chiedono più trasparenza

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L’Ance Aies Salerno esprime viva soddisfazione per la proposta di voler subordinare l’ottenimento dei benefici connessi ai bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali di settore. “E’ una conquista importante per il mondo delle costruzioni, chiesta da tempo da imprese e Organizzazioni Sindacali di categoria, ed un nostro preciso impegno.

E’ indispensabile – sottolinea il presidente Vincenzo Russo – subordinare le concessione dei bonus fiscali al rispetto del CCNL dell’edilizia per garantire adeguati standard di sicurezza nei cantieri”. Dopo una lunga recessione, non ultima quella indotta dal Covid-19, il comparto inizia a manifestare importanti segnali positivi.

L’indice Istat della produzione nelle costruzioni, infatti, segna un +27,6% nei primi nove mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; anche i dati delle Casse Edili, nello stesso periodo, sono in crescita e mostrano un aumento tendenziale del +11,9% dei lavoratori iscritti e del +30,9% di ore lavorate.

“Il Superbonus 110 e gli altri bonus edilizi stanno rappresentando un ottimo volano per l’edilizia. Lo dimostrano – prosegue Russo –  anche i dati in Campania, dove si registra al 31 gennaio 2022 un totale investimenti ammesso a detrazione di € 1.362.678.552,74 su oltre 18 mld a livello nazionale ed un totale di investimenti lavori conclusi ammessi a detrazione di oltre 849 milioni di euro. Purtroppo, però, il sistema del Superbonus ha innescato, come sempre avviene quando vengono messi sul tavolo soldi pubblici, una corsa per accaparrarsi le risorse e una giungla nell’edilizia”.

Per contrastare le frodi il Decreto Sostegni-ter ha previsto una forte limitazione alla cedibilità del credito, rendendolo cedibile una sola volta “senza facoltà di successiva cessione”. “Ma non è solo così che si fermano le frodi! Condividiamo la necessità di contrastare ed evitare le speculazioni, ma non a scapito di migliaia di cittadini, di famiglie bisognose e di imprese serie e corrette, impegnate in interventi di riqualificazione energetica e sismica”.

L’Ance è contro le imprese fai da te. A destare preoccupazione è il dato di oltre 11 mila imprese nate negli ultimi 6 mesi, il 50% in più rispetto a quello registrato nel secondo semestre 2020.

“Il rischio, a nostro avviso, è che molti di questi imprenditori siano improvvisati e poco strutturati. Operatori che entrano nel campo dell’edilizia solo per usufruire dei vantaggi dei bonus edilizi, senza competenze e professionalità adeguate, senza garantire la qualità degli interventi anche per la sicurezza dei lavoratori. Ecco perché chiediamo da tempo un sistema di qualificazione delle imprese, nel rispetto dell’applicazione del Contratto edile”.

Manifestano grande compiacimento per la proposta che anche le rappresentanze sindacali dei lavoratori di FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil. “E’ una grande conquista per l’intero comparto delle costruzioni – sottolinea Patrizia Spinelli della Feneal UIL – perchè da tempo invochiamo il divieto del dumping contrattuale nei cantieri edili, un fenomeno che si sta registrando anche nella nostra provincia. Difendere la corretta applicazione del contratto nazionale significa garantire ai lavoratori la giusta paga ed un lavoro sicuro e dignitoso. In questo modo – conclude – si lascia il mercato alle imprese sane e strutturate che concorrono allo sviluppo del nostro paese anche in termine di Pil”.

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