“Ed una comunità inclusiva ed attenta ai bisogni di chi è in difficoltà misura il livello della sua civiltà da come riesce a percepire le difficoltà’ di interi strati sociali e mettere in campo le giuste politiche di riequilibrio delle opportunità. Una categoria di certo sottoposta sino allo stremo alle difficoltà è quella dei commercianti, che spesso sono coloro che animano le nostre città”.
“Ogni giorno assistiamo a nuove ‘chiusure’ di locali storici e non, che, come in un effetto domino, vanno via via abbandonando il nostro territorio non più capaci di mantenere il ritmo insostenibile delle tasse e della crisi economica. La manifestazione delle “Luci d’artista” ha fallito il suo obiettivo, limitandosi a qualche week-end di ossigeno, a fronte di un grande investimento di uomini e risorse”.
“La prevedibile impennata dell’iniezione di un virus che non si distingue dai rimanenti Coronavirus per la stagionalità, ha completamente spazzato via quella che era stata una “promessa elettorale” incongruente con le politiche restrittive regionali; in particolare lo spreco di risorse per una manifestazione che genera assembramenti, stride con le immotivate chiusure scolastiche che, fortunatamente combattute a livello ministeriale, hanno poi dimostrato come la scuola rimane uno dei luoghi in cui le regole del distanziamento hanno funzionato meglio”.
“Tanto più le risorse sono poche tanto più vanno “usate” cum grano salis. Di card regionali a fini propagandistici non ne abbiamo bisogno. Oggi il commercio cittadino ha bisogno di una grande spinta propulsiva. La primavera e’ alle porte e vanno organizzati eventi promozionali che rilancino il commercio del periodo primaverile ed estivo per tentare di sventare quella che si prospetta come una desertificazione del tessuto commerciale cittadino. I dati delle nuove attività commerciali è tenuto su dalla grande innovazione del bonus 110% che sta vivendo un momento di controtendenza dell’edilizia rispetto alle rimanenti realtà cittadine”.
“Serve un programma semestrale di eventi che consenta alla città di Salerno di attrarre turisti e che consenta ai commercianti di vivere nel prossimo periodo un rilancio. Raccomando il sindaco e l’assessore al ramo di lavorare ad un calendario di eventi eccezionali che riportino la nostra città al centro dei percorsi turistici. Tali eventi dovrebbero essere supportati soprattutto da artisti locali, anch’essi sottoposti a forti problemi lavorativi, in eventi diffusi in tutta la città”.
“La parola d’ordine è tempestività. Queste azioni vanno messe in campo da subito affinché appena la bella stagione e l’ovvio calo della curva dei contagi si intersecano Salerno si faccia trovare pronta”.