«Nonostante l’impatto della pandemia – ricorda il direttore generale Giuseppe Longo – il Cardarelli non ha mai ridotto l’attività nell’ambito dell’emergenza-urgenza, che resta un punto d’eccellenza di questa Azienda Ospedaliera. Le attività chirurgiche, e non solo quelle, ci confortano negli sforzi fatti e consentono di fissare nuovi obiettivi sempre più ambiziosi, in linea con la programmazione regionale che punta ad una sanità d’eccellenza».
Oltre alla solidarietà e all’altruismo c’è poi da sottolineare il grande lavoro e l’organizzazione messa in piedi dalla direzione strategica che qualifica l’Azienda Ospedaliera partenopea come polo di riferimento regionale e non solo per l’emergenza urgenza, con un’attività di trapianti in crescita nonostante il Covid.
In prima linea, oltre al direttore di dipartimento Ciro Esposito, il capo équipe Gianni Vennarecci (direttore del Reparto Chirurgia Epatobiliare e Trapianto di Fegato), il direttore dell’Unità Operativa Complessa di Epatolo- gia Giovanni Di Costanzo e l’epatologo Alfonso Galeota Lanza. Ma sono anche molti altri i nomi delle donne e degli uomini che ogni giorno regalano speranza a pazienti che altrimenti non avrebbero alcuna chance: Antonio Ceriello, Giuseppe Aragiusto, Giuseppe Arenga, Luca Campanella, Marcello Di Martino, Federica Falaschi, Daniele Ferraro, Simona Giordano, Alessandro Iacomino, Marilisa Maniscalco.
E ancora, Carla Migliaccio, Francesco Orlando, Donatella Pisaniello, Walter Santaniello e Alfonso Terrone. Ai quali si aggiungono le equipes di anestesisti con Vittoria Amatucci, Gaetano Azan, Margherita Caggiano, Carmen Chierego, Luigi D’Alessio, Ada De Felice, Marianna Esposito, Giorgia Granato, Angela Grasso, Nicola Lisco, Raffaele Montesano, Giovanna Tozzi ed Elsa Maria Verniero.
Nei giorni scorsi, con due interventi durati cinque ore sono stati realizzati due trapianti consecutivi, due operazioni che hanno restituito speranza e nuova vita ad altrettanti pazienti che la speranza l’avevano ormai persa. Imprescindibile anche il lavoro di tutti gli infermieri del complesso operatorio e della terapia intensiva.
«Nei nostri reparti – spiega il direttore sanitario Giuseppe Russo – si intrecciano storie che si legano in modo indissolubile all’impegno e alla grande professionalità del personale, al quale va sempre la nostra gratitudine. Mantenere un ritmo serrato nonostante le grandi difficoltà del Covid non è stato facile, ma nessuno dei nostri dipendenti si è mai tirato indietro. Tutti hanno sempre sostenuto e rispettato i protocolli messi in campo portando avanti un lavoro straordinario e di vitale importanza».