“Credo che già dal mese di marzo si possa prevedere un allentamento del Green pass, graduale, partendo magari ovviamente dai luoghi all’aperto”, dopodiché si potrebbe “estendere l’allentamento anche ad altre misure. Mi pare che anche la scelta di togliere le mascherine all’aperto vada in questa direzione”, ha dichiarato Costa.
“Non c’è dubbio”, ha aggiunto, che il Green pass “sarà attenuato, con la solita gradualità con cui il governo ha introdotto una serie e di misure restrittive, ci avvieremo anche verso un loro allentamento”
Secondo il sottosegretario alla Salute “è ragionevole pensare che lo stato d’emergenza non verrà rinnovato” il prossimo 31 marzo, perché “da un lato, i dati ogni giorno ci dicono che c’è un calo dei contagi, dei ricoveri e di tutti gli indicatori; dall’altro, le vaccinazioni stanno proseguendo.
Commentando l’andamento della campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, Costa ha poi sottolineato che al momento, “48 milioni di italiani sono vaccinati e 35 milioni hanno ricevuto il booster”.
Quindi, ha aggiunto “abbiamo ancora circa 12 milioni che devono ricevere la terza dose. Se procediamo con questo ritmo, significa in un mese completarla”
In merito alle modalità di calcolo dei decessi e dei ricoveri “per Covid” o “con Covid”, Costa ha dichiarato che “c’è una interlocuzione con le Regioni”.
È un ragionamento che “in parte posso condividere” ma, “anche se dovessimo distinguere con maggior nettezza questo aspetto, non risolveremmo il problema di rimettere gli ospedali in condizioni di riprendere l’attività ordinaria”, ha precisato, per poi sottolineare: “Se in ospedale ho un positivo, al di là in quale sia la patologia principale, presuppone personale addetto e reparto specifico, significa comunque, in qualche modo, rallentare l’attività ordinaria”.