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Covid e caro vita: negozi sempre più vuoti, la rabbia dei commercianti

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I centri cittadini, quelli dei negozi e delle griffe oltre che dei ristorantini e bar si sta sempre più spopolando soprattutto nelle città di provincia dove la situazione dei contagi non ha di certo aiutato i commercianti, alle prese con i pagamenti di bollette rincarate, affitti, ma con sempre meno introiti dalla vendita dei loro prodotti. “La situazione è critica sia per via del Covid che della mancanza di politiche locali e di liquidità. Le persone spendono per i tamponi e bollette e non hanno soldi per altro, a parte quelli per la spesa – afferma la titolare di un negozio di abbigliamento – La gente purtroppo non gira, la mattina c’è la desolazione e giusto il pomeriggio si vede qualcuno per la strada, ma al calare della sera, tranne che per il week-end, è il deserto”.
Succede in Campania, succede nel salernitano. Dipende da un insieme di concause. La situazione è sotto gli occhi di tutti. Le quarantene per il Covid hanno reso tutto più difficile.  Il proliferare della grande distribuzione può aver aggravato il quadro economico in cui versano i negozi del centro. Proprio per questo pochi giorni fa ha chiuso il negozio di calzature Geox sul Corso di Salerno. Oggi tutte le città sono in difficoltà, e manca una maggiore attenzione per i centri storici.
Anche per antichi esercizi commerciali la situazione non è di certo rosea.  “Mezze città sono a casa con il Covid, – parla la titolare di un bar – altri vi restano per paura, anche dovuta a un certo terrorismo mediatico. La gente ha paura di uscire. Ci siamo fermati a Natale. Dopo l’Epifania c’è stato uno stallo. Gennaio non è stato mai un mese importante per le vendite, ma adesso ancora di più. E non è una situazione solo del nostro centro storico, ma un po’ generalizzata. Speriamo di riuscire presto a superare questo stallo”.
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