Verranno per esempio sanzionati anche coloro che non hanno fatto la dose booster entro la scadenza dei sei mesi per il richiamo. La legge prevede che la multa arrivi direttamente a casa con una cartella dell’Agenzia delle Entrate
A oggi le persone a rischio sanzione sono circa 1,5 milioni. Rischiano la multa coloro che non hanno iniziato il ciclo vaccinale primario e chi a decorrere dal 1° febbraio 2022 non ha effettuato la dose booster entro 6 mesi dalla seconda dose
L’obbligo vaccinale per gli over 50 scade il 15 giugno 2022 e dovrà essere rispettato anche da chi compie 50 anni entro quella data. L’obbligo vaccinale però non sussiste “in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore”
L’Agenzia delle Entrate, in base agli elenchi predisposti dal ministero della Salute, incrociando i dati dei residenti con quelli dell’anagrafe vaccinale, invierà le multe a chi non è in regola
I nominativi vengono rilevati dal Sistema Tessera Sanitaria e incrociati con la banca dati dell’anagrafe vaccinale, che raccoglie i dati regionali
Identificati i cittadini over 50 non immunizzati, le multe saranno inviate al domicilio. Dopo la ricezione della multa, si hanno 10 giorni per presentare un certificato medico di esenzione, che dovrà però essere valutato dalla Asl
Se l’azienda sanitaria conferma la sanzione, l’Agenzia delle Entrate dovrà comunicare l’addebito alla persona multata entro 180 giorni. Chi viene multato ha in ogni caso 60 giorni di tempo per pagare oppure 30 giorni per presentare un ricorso al Giudice di pace
Se si fa ricorso al Giudice di pace, però, in caso di una sentenza non favorevole c’è il rischio di essere condannati anche al pagamento delle spese di giudizio
Le somme ricevute dalle multe ai no vax over 50 saranno periodicamente versate dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione a un apposito capitolo del Bilancio dello Stato per essere riassegnate al Fondo emergenze nazionali
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