Tra le macerie dello stadio Donato Vestuti, dove il degrado e l’incuria la fanno da padrone, capita di imbattersi – come riporta, con un richiamo anche in prima pagina, il quotidiano “La Città” oggi in edicola – anche in reperti che avrebbero valore storico e affettivo elevatissimo. Tra calcinacci, tubi arrugginiti e attrezzi abbandonati alla rinfusa qua e là, spunta un lettino. Anzi, “il lettino”: lo strumento per eccellenza di Bruno Carmando, compianto massaggiatore che ha legato la sua vita sentimentale, prima che professionale, alla Salernitana,, lasciando poi il posto ereditato dal padre Angelo al figlio Giovanni. Il quale non ha potuto nascondere tutta la sua amarezza: “mi piange il cuore a vederlo così”.