E’ stata assolta “per non avere commesso il fatto” la giudice Anna Scognamiglio, difesa dall’avvocato Giovambattista Vignola, al termine del processo avviato sette anni fa a Roma in quanto accusata di “induzione indebita”, reato successivamente riformulato in “traffico di influenze”. Contestazione sollevata – come riporta il sito web ansa.it – in relazione alla sua funzione di relatrice sul ricorso del governatore della Campania Vincenzo De Luca contro la sospensione comminatagli in base alla cosiddetta Legge Severino. La riqualificazione del reato ha riguardato anche altre quattro persone coinvolte nella vicenda: si tratta dell’ex marito della giudice, Guglielmo Manna e di Gianfranco Brancaccio, Giorgio Poziello e Giuseppe Vetrano, ai quali il Giudice ha inflitto un anno e sei mesi di reclusione (pena sospesa).