Arpac dispone – come è noto – di una rete di monitoraggio della qualità dell’aria composta da 50 stazioni fisse, collocate nei principali centri urbani della Campania oppure in aree che ospitano la significativa presenza di impianti di gestione dei rifiuti o altri siti produttivi. In più l’Agenzia è dotata di laboratori mobili che vengono inviati per crisi locali oppure per esigenze di approfondimento specifiche.
È quest’ultimo senz’altro il caso di Procida: il prestigioso riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura fornisce anche l’opportunità di raccontare la qualità dell’ambiente nelle isole del Golfo e di comunicare la conoscenza sedimentata negli anni dall’Arpa Campania circa le condizioni delle risorse ambientali nelle località culturalmente e paesaggisticamente più rappresentative del territorio.
Oltre alla qualità dell’aria, l’Agenzia monitora ad esempio la qualità delle acque di balneazione (nel solo comune procidano vengono monitorati nove tratti di costa, tutti classificati di qualità eccellente) e la presenza di uccelli marini sugli scogli dell’isola.
Il laboratorio mobile è stato attivato nei pressi della scuola elementare “Vittorio Scialoja” dai tecnici della UOC Reti di monitoraggio e Centro meteo dell’Arpa Campania, alla presenza del vicesindaco Titta Lubrano.
«La campagna di monitoraggio – ha spiegato Lubrano – fornirà all’amministrazione comunale indicazioni utili per programmare le politiche di mobilità sostenibile».
Per il direttore generale Arpac Stefano Sorvino, «le attività di monitoraggio e controllo ambientale possono essere un ulteriore strumento di valorizzazione del territorio, perché fare i controlli significa anche, in riferimento alle eccellenze di cui è in larga misura dotata la Campania, certificare la buona qualità dell’ambiente».
I risultati della campagna di monitoraggio in corso a Procida verranno progressivamente pubblicati sul sito web dell’Agenzia.