«Nel merito, è in discussione la mancata leale collaborazione tra istituzioni, quando si mettono in circolazione atti senza un minimo di confronto preventivo. Ed è in discussione, soprattutto, una concezione della »tutela del paesaggio« che, se confermata, paralizzerebbe l’Italia. Non abbiamo bisogno dell’incoraggiamento di Franceschini per rispondere poi nel merito, sul piano giuridico», dice ancora De Luca.
«A chi trasforma una mezza battuta del tutto innocente, e priva di connessioni con l’anagrafe e la condizione di genere, in un atto di maschilismo assolutamente inventato, ricordo che il rispetto e la valorizzazione delle donne occorre affermarlo quando – aggiunge – si decide la delegazione dei ministri nel governo, e ci si dimentica di garantire una presenza femminile. Questo è maschilismo vero e indecente, non le stupidaggini».
«Mi aspetto che il ministro Franceschini – conclude il presidente della Regione Campania – chieda scusa ai tanti disoccupati e alla povera gente nel momento in cui il soprintendente al San Carlo proposto dal ministero, decide vergognosi aumenti di stipendio, del tutto immotivati, e non tollerabili in un momento nel quale tante famiglie hanno problemi di vita».