Non è la prima volta che in Campania avvengono scempi di animali in nome del sacrificio a qualche diavolo. Alcuni segnali della presenza di sette sataniche ed in particolare pentacoli e croci rovesciate erano stati ritrovati negli anni scorsi nella chiesa di San Giuseppe a Pontecorvo a Napoli e non sono mancati negli ultimi due-tre anni ritrovamenti di animali uccisi o mutilati in diverse province della Campania compreso il capoluogo nelle vicinanze dello Stadio San Paolo.
Gli ultimi rapporti attendibili tra cui quello del Ministero dell’Interno e quello dell’Osservatorio della comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi parlano in Italia della presenza di almeno un centinaio di gruppi che fanno riferimenti al satanismo e all’esoterismo e che annoverano oltre 300.000 adepti fenomeno questo che sempre secondo il medesimo osservatorio è in aumento in questo tempo di pandemia. E purtroppo nella provincia di Salerno non sono isolati i casi di ritrovamento di animali sgozzati per i riti religiosi.
Ora il ritrovamento del gatto decapitato e mutilato ad Agropoli non deve far pensare solo ai riti satanici in quanto potrebbe essere opera di sadici o di gruppi di ragazzi violenti ma visti i precedenti non possiamo a priori escludere la pista esoterico satanista.
“Non vogliamo creare ne panico ne allarmismo – scrive l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA in una nota stampa – ma non dimentichiamo che troppo spesso si sottovalutano questi fenomeni. Noi intanto mettiamo a disposizione una taglia di 3.000 euro sulla testa di quei criminali che pagheremo a chiunque fornirà indicazioni alle forze dell’ordine che portino alla condanna definitiva del responsabile o dei responsabili di tale scempio, ovviamente le denunce devono essere probanti e sottoscritte davanti alle forze dell’ordine che stanno indagando su questo fatto”.
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