Sfuma il piano della Crazy Ghosts di espugnare il parquet del Don Orione Roma per confermare quanto di buono mostrato nell’ultima sfida contro il Termoli a Pontecagnano. Il roster campano non è riuscito nell’impresa ma resta il rammarico per aver offerto una prestazione poco scintillante in cui si è intravisto qualche sprazzo di bel gioco ma anche qualche blackout di troppo come quello, poi risultato fatale, all’inizio dell’ultimo quarto che ha consegnato definitivamente la sfida nelle mani dei padroni di casa.
Eppure il match si era messo anche sui binari giusti per il quintetto di coach Siano tanto che la Crazy Ghosts era riuscita a chiudere in vantaggio il primo quarto. Ma qualcosa si è inceppato a partire dai minuti successivi perché la squadra picentina lentamente si è spenta permettendo al Don Orione di operare il sorpasso e portarsi avanti di cinque lunghezze. Un distacco che la squadra capitolina ha mantenuto anche a conclusione del terzo quarto lasciando, quindi, ai picentini la porta aperta per una possibile rimonta.
Ma nell’ultima frazione l’avvio dei gialloneri non è rabbioso come, invece, ci si sarebbe spettati; al contrario, sono i padroni di casa a inveire infliggendo agli avversari il massimo distacco (+12). La Crazy Ghosts si scuote solo sul finire della partita: una reazione di orgoglio che permette di dimezzare lo svantaggio e chiudere sul 68-62. Al termine della gara l’allenatore Enzo siano non nasconde la delusione per il risultato:
“E’ stata una gara difficile contro una formazione molto esperta disputata su un campo in linoleum che crea non poche difficoltà a chi non è abituato. Questo non vuole essere un alibi perché siamo stato molto imprecisi oggi agevolando la vittoria del Don Orione. Salviamo la reazione finale – conclude Siano – che ci lascia ben sperare per il futuro”.
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